Centro di gravità più o meno permanente
Fabio Guidi
La differenza gurdjieffiana tra un «centro di gravità» e il «centro di gravità permanente» è sostanziale. Dopo il lavoro di ieri all'interno di un gruppo di psicosintesi, mi sento di dover dare qualche delucidazione. Molte persone non hanno un centro di gravità. Immaginate un magnete, che attrae a sé tutto quello che gli gravita attorno. Il magnete ha una sua forza che imprime all'esterno e piega - passatemi questo termine - l'ambiente circostante in proporzione a questa sua forza. Più debole è la sua potenza, minore è la sua forza di attrazione e maggiore è la possibilità di essere attratto da magneti più potenti.
L'essere umano funziona allo stesso modo. Se un individuo non possiede un centro di gravità - un 'Io', potremmo dire, una volontà - non può che essere preda di centri di gravità esterni, vale a dire una 'manica a vento' che gira a seconda del soffio che gli arriva da una parte o dall'altra. Non c'è un Io che comanda, ma comandano gli impulsi e le emozioni che vengono accesi da un qualche stimolo esterno. É come una casa senza un padrone, dove chiunque può spadroneggiare, nel caos più totale.
Questo non succede se l'individuo ha sviluppato un centro di gravità, che però non è detto che sia qualcosa di stabile, può cambiare nel tempo, in base a come le motivazioni interne si modificano. Solo un centro di gravità permanente, che può nascere solo da un serio lavoro interiore, può garantire una vera stabilità, un vero dominio di sé, in quanto non nasce dalla Personalità, cioè dalle spinte condizionate emozionalmente e socialmente, ma dall'Essenza, dalla vera autentica natura dell'individuo.