Sveglia!
Matteo Della Rocca
Primo bambino selezionato per andare sulla Luna |
Giovedì 7 Novembre è entrata in vigore la legge relativa all’applicazione delle norme sui “seggiolini antiabbandono”: tutti i genitori con i figli sotto i 4 anni si stanno quindi attrezzando per comprare questo dispositivo che avverte il conducente qualora, chiudendo la macchina, il proprio figlio vi sia rimasto all’interno.
Ma in cosa consiste questo avvertimento?
Una notifica in una app del telefono, una sorta di sveglia che ti riporta alla mente una responsabilità mancata. Magari con una comunicazione morbida, senza urtare la sensibilità di questi poveri genitori che devono anche pensare al fatto di avere un figlio: “Sei sicuro di avere preso tutto? Non sarà mica tuo figlio quello sul seggiolino? Buttaci un occhio, fammi questa cortesia.”
Oppure con una comunicazione più rigida: “Ricorda, hai un figlio e lo hai lasciato in macchina!”
Funziona proprio come una sveglia classica, come quelle che la mattina ci riportano dallo stato di “sonno” allo stato di “coscienza lucida”. Anche perché non cambia molto tra quando siamo nel sonno notturno, al caldo sotto le coperte e quando andiamo al lavoro, di fretta, pensando alle cose da fare e a come evitare quel maledetto collega che il giorno prima ci ha mancato di rispetto.
Lo stato di sonno della propria coscienza è lo stesso.
“È anche peggio, perché nel sonno egli (l’uomo ordinario ndr) è passivo, cioè non può fare nulla. […] Egli vive nel sonno. Dorme. Quello che chiama la sua coscienza lucida non è che sonno, e un sonno molto più pericoloso del suo sonno, la notte, nel suo letto.” Profetico, G.I. Gurdjieff, già nei primi anni del ‘900.
Ma potremmo citare anche Gesù, che nei Vangeli più volte dice agli uomini “Svegliatevi”, “vegliate”, “non dormite”, ben consapevole che l’uomo fosse addormentato e avesse bisogno di sveglie.
Eppure, all’alba del 2020, nonostante tutta questa decantata evoluzione, si è resa necessaria una app che ci ricordi che nostro figlio è nella stessa macchina che abbiamo guidato fino a 20 secondi prima.
Se la situazione a cui siamo arrivati prevede una sveglia per ricordarsi di essere genitori, immaginiamo anche solo per un istante di quali e quante sveglie abbiamo bisogno per ricordarci quotidianamente di noi stessi. Sarà meglio cercare di capire perché ci siamo ridotti così.