La libertà ai tempi di Internet

 

Gianluca Mondini

Oggi paghiamo il prezzo del disinteresse che abbiamo avuto nello scegliere chi o cosa doveva gestire le nostre informazioni.
Google ed Apple decidono di introdurre delle nuove API per il tracciamento, e noi non potremo fare a meno di aggiornare il cellulare. L'alternativa sarebbe quella di smettere di usare del tutto il nostro smartphone. Ma è una soluzione realistica a cui tutti possono ambire?
Personalmente utilizzo il cellulare per restare in contatto con amici e colleghi, ci ricevo email lavorative ed universitarie, effettuo operazioni bancarie, ci pago il parcheggio etc.. È realmente possibile, oggi, rinunciare a tutto questo?
Ma facciamo un passo indietro. Era il 2013 quando Mozilla rilasciò Firefox OS. Tutti conosciamo più o meno Firefox, ma in pochi sanno che è esistito un sistema operativo per cellulari chiamato Firefox OS. Lo scopo era quello di realizzare un sistema trasparente e libero, fruibile da chiunque e gestito interamente dalla comunità ed orientato alla privacy. Ho creduto nel progetto a tal punto che ho acquistato 2 cellulari con Firefox OS installato al posto di Android o iOS. L'usabilità era quella di un qualsiasi cellulare che usiamo oggi. Quello che è successo è che ad un certo punto gli sviluppatori di applicazioni hanno smesso di creare nuove app e di aggiornare quelle esistenti. Come mai? È semplice: pochissime persone decisero di adottare il nuovo sistema libero; gli altri preferirono restare in mano a Google ed Apple. Molti non si posero neppure il problema. I media furono complici di questo: ad eccezione di ambienti specializzati, non si sentiva quasi parlare di questa alternativa (eppure parliamo di cellulari, uno degli oggetti più diffusi nel secondo decennio del 2000). Non c'era quindi da sorprendersi che la gente vedesse il cellulare e dicesse: «che cos'è? Non ne avevo mai visto uno prima, non sapevo neanche esistesse».
Mozilla decise quindi di abbandonare il progetto.
Oggi abbiamo Google ed Apple che, insieme, hanno il controllo totale del mercato dei cellulari. Difficile dire di no, di questi tempi, ai nostri cari G&A L'alternativa non esiste e non può più esistere. Sostenere il contrario sarebbe utopico.
Ciò che possiamo fare, in questo momento, è fare delle scelte consapevoli in quanto al software che decidiamo di utilizzare.
Ricordiamoci che Windows, Microsoft Office, Google Chrome, sono tutti software proprietari, sui quali non abbiamo il controllo.
Domani Microsoft potrebbe decidere di disabilitare il pulsante di salvataggio di un documento se questo contiene la parola "disaccordo", Windows potrebbe bloccare il login dell'utente se questo non ha collegato il cellulare al PC via Bluetooth e Google Chrome potrebbe impedire di visualizzare una pagina web se l'indirizzo non rientra nel database dei "siti sicuri" stilato da un qualche Ministero della Verità.
Non ho nominato questi software a caso: ne ho scelti alcuni tra i più utilizzati per i quali l'alternativa esiste da anni ormai, ed è in continua evoluzione.
Riconosco che non è possibile scegliere il Software Libero in ogni circostanza; io stesso mi trovo in alcune situazioni a dover ricorrere a software proprietario.
Facciamolo però con la consapevolezza che, se domani qualcuno avrà in mano le nostre informazioni e le utilizzerà per i propri interessi, siamo stati noi a dargliele. Se domani qualcuno ci impedirà di scrivere post come questo qui, siamo stati partecipi del controllo a cui siamo e saremo sottoposti.
Se non riusciremo ad evitare che ci chiudano la bocca, evitiamo almeno di porgere le labbra e di chiudere gli occhi facendo finta che il problema non esista.