Ho visto un vecchio piangere

 

Gianluca Mondini

Stamattina ho visto un vecchio piangere. Era seduto su una panchina e aveva una camicia celeste, di quelle che se ne vedono poche, abbottonata fino al collo. Con una mano si copriva il viso come se non volesse vedere, oppure come se non volesse farsi vedere: ho pensato che magari si vergognava.

Così continuava con questo suo pianto, intervallato da qualche singhiozzo, e lo faceva piano, con una maniera sommessa e dignitosa, la maniera d'un tempo, come lo potrebbe fare un bambino cresciuto presto a cui è stato insegnato che non si deve piangere. C'era una luce lontana che si accendeva e si spegneva, e lui la guardava e i suoi «un giorno andrò lì» si erano esauriti, si vedeva bene, non se lo poteva più dire. E quelle sue lacrime testimoniavano l'orrore di un tempo che passa, della pelle che si ossida e che inizia a struggersi di voler tornare alla sabbia, e mentre piangeva la sua camicia si scuriva col bagnato e di certo ci sarebbero volute ore e ore sullo stendino per tornare asciutta.

Ed è stato come se a un certo punto avesse urlato, non so cosa, come se avesse sentito la mano di un ombra che gli saliva dalla terra verso i capelli, bianchi, ancora molti per la sua età, e il suo pianto si è fatto sordo, come se non avesse neppure più la forza per quello. E di fronte a questa atrocità alla quale non si poteva dare risposta, un battito avrebbe dovuto azzittire i passanti, vigliacchi, insolenti, farli muovere in silenzio e sparire nelle case a pregare; gli uccelli sugli alberi sarebbero dovuti scendere a terra e avrebbero dovuto smettere di cantare; i maghi del mondo sarebbero dovuti accorrere, uno dopo l'altro, per tessere una maglia di magia attorno a quel vecchio, addolcire il suo cranio cavernoso, per allietargli i pensieri.

Stamattina ho visto un vecchio piangere e sono rimasto lì per non so quanto tempo: di certo non molto, essendo dovuto venire via perché smaniavo dalle cose che avevo da fare. Lui a un certo punto ha alzato gli occhi, forse ha sentito il vento che soffiava tra le foglie: in fondo, ho pensato, era una giornata di primavera anche per lui. Poi ha visto oltre i rami dell'albero, non so in quale direzione, e deve essersi accorto che in qualche modo, anche se nessuno sapeva dire perché, stava iniziando a fare sera.